Un esempio da imitare... (da tutti i CDN delle associazioni)

editoriale di Roberto izØkli del 12/04/2015


Vi voglio annoiare pochi minuti con un aneddoto che ho vissuto una 15ina di anni fa, che può tornare utile a capire la vita e alcune sue circostanze...
Era l'estate del 98 o 99, non ricordo bene. Mi trovavo in vacanza in riviera Romagnola e alloggiavo in un albergo vicino a Forlì. Essendo io appassionato di storia contemporanea, decido di fare una visita a Predappio, il paese natale di Benito Mussolini dove tra l'altro riposano le sue spoglie. Ovviamente in quel piccolo lembo di terra, tutto parlava di "Lui". In pochi chilometri quadrati era concentrata tutta la sua vita, i luoghi natali, i luoghi della sua giovinezza, la chiesetta dove sposò sua moglie Rachele e anche il cimitero dove, nella cripta di famiglia si trova la sua tomba.
Naturalmente tutto questo è stato trasformato in un ottimo bisness dai cittadini locali, in ogni angolo trovi negozi di souvenir dove è presente ogni tipo di gadgets con l'immagine di Benito Mussolini, oltre a migliaia di foto che riproducono immagini dell'epoca del ventennio. Altra cosa carina sono i ristoranti locali che offrono addirittura simpatici (e gustosi) "menù a tema" ad esempio "La lasagna del Camerata" "Tagliatelle alla Fascista" "minestra del Duce" e via così...
Insomma...il nome di Mussolini e la storia del ventennio 1922/1942 è onnipresente.
Oltre a tutto ciò, va detto che il luogo è ovviamente meta di continui pellegrinaggi da parte di nostalgici ed associazioni neofasciste che specie in coincidenza di alcune date particolari tipo anniversario della nascita o della morte di Mussolini si ritrovano per rendere omaggio alla tomba del Duce.

Mentre visitavo l'ennesimo negozio di souvenir mi faccio una riflessione e, esternando il mio pensiero ad alta voce mi chiedo: "MA COME MAI UNA TERRA COME LA ROMAGNA, TRADIZIONALMENTE "ROSSA" POSSA TOLLERARE UNA COSA DEL GENERE? E QUANDO ARRIVANO LE DECINE E DECINE DI "NOSTALGICI" A MANIFESTARE COME SI METTE? 
A questo punto interviene il titolare dell'esercizio, un uomo sui 75 anni che con il suo marcato accento romagnolo mi risponde: "GIOVANOTTO....NON SI DEVE PREOCCUPARE PER QUESTO....GLIELO SPIEGO IO COSA SUCCEDE!!! SOOCCIA...QUANDO VENGONO QUEI LAZZARONI DEI FASCISTI A ROMPER  I MARONI, VIA A DARE GIU'!!! SON BOTTE DA ORBI...SOOCCIA, SON LEGNATE CHE LEVATI PER TUTTO IL GIORNO! MA DOPO ALLA SERA...NON CI CREDERAI, MA DOPO ESSERSI SFOGATI...TUTTI INSIEME IN TRATTORIA CHE SI DA GIU' DI TAGLIATELLE E LAMBRUSCO!!! E LI NON C'E' PIU' DIFFERENZA TRA FASCISTI E COMUNISTI...SOOOCCIA!!!

Decisamente un esempio da imitare. Radioamatori e loro associazioni varie, rifletteteci su...  
Sarebbe davvero bello dopo aver discusso, litigato scazzato eccetera eccetera...buttarla a "tagliatelle e Lambrusco" anche noi...in fondo siamo tutti figli di Guglielmo Marconi e della sua splendida invenzione...
Che ne dite? Giusto o no??